Laboratori di Idee
IL VOLONTARIO
1) L’andamento del Volontariato CRI negli ultimi anni: come aumentare la capacità della Croce Rossa Italiana di reclutare e ritenere i Volontari?
Approfondimenti, discussione e proposte intorno alle seguenti domande:
- Come assicurare alla CRI un volontariato in crescita e motivato?
- Come garantire un numero di corsi per Volontari CRI che soddisfi la richiesta di iscrizione?
- Quali sono i motivi per cui il Volontario esce dall’Associazione e come evitarlo?
- In particolare, come evitare incrementare la persistenza nell’Associazione dei Giovani CRI?
- Come incrementare la partecipazione dei Volontari agli eventi associativi?
- Le nuove forme di volontariato sono effettivamente una risorsa per l’Associazione? Se sì, quali?
- Come organizzare al meglio il loro contributo e fidelizzare il loro apporto?
2) La Carta dei Servizi e il Volontariato: se e come differenziare le attività e l’impiego dei Volontari?
Approfondimenti, discussione e proposte intorno alle seguenti domande:
- Le attuali attività dei Comitati garantiscono la soddisfazione dei bisogni e l’equilibrio economico finanziario dei Comitati?
- Quali attività i Comitati potrebbero intraprendere per essere rilevanti per i territori di riferimento assicurando l’equilibrio economico finanziario della struttura?
- Quali competenze le nuove attività necessiterebbero?
- Quali opportunità possono essere sfruttate per offrire nuovi servizi? E come il Comitato Nazionale e il Comitato Regionale possono dare supporto?
- Come rendere le nuove attività attraenti per i Volontari?
- Come integrare nelle attività i Giovani CRI?
- Come indirizzare i Volontari impiegati in attività non più sostenibili verso servizi più rilevanti e sostenibili?
3) L’accrescimento delle competenze dei Volontari CRI: come valorizzare la formazione internamente ed esternamente?
Approfondimenti, discussione e proposte intorno alle seguenti domande:
- Come possiamo comunicare al meglio e con quali strumenti ai nostri Volontari e ai tutti i cittadini i diversi percorsi offerti dalla formazione, il valore e la centralità che questa ricopre all’interno della nostra Associazione?
- Come possiamo valorizzare le competenze e le professionalità dei volontari acquisite all’esterno dell’Associazione?
IL COMITATO
4) Il modello di Comitato: quale la dimensione che assicura una presenza territoriale rilevante?
Approfondimenti, discussione e proposte intorno alle seguenti domande:
- Qual è la dimensione più virtuosa del Comitato CRI, in termine di popolazione e/o di numero di Soci Volontari?
- Esiste un solo modello?
- Quale è il ruolo delle unità territoriali? Se hanno un ruolo rilevante, come massimizzarlo?
- Quali sono i fattori che determinano il circolo virtuoso che comporta una presenza capillare del Volontariato nella comunità?
- Come applicare i fattori di successo su scala nazionale?
5) Il ruolo tecnico/politico della governance del Comitato: come valorizzare il ruolo del Presidente territoriale in funzione della gestione associativa?
Approfondimenti, discussione e proposte intorno alle seguenti domande:
- Quali sono gli adempimenti di un Presidente?
- Come assicurare che il Presidente possa svolgere la sua funzione di gestione associativa, pur garantendo la buona amministrazione del Comitato?
- Quanto è importante restituire al Presidente maggiori opportunità di sviluppo e di guida dei Soci del Comitato?
- E’ necessario stabilire un limite al numero dei mandati di un Consiglio Direttivo?
- Come garantire la partecipazione della governance ai momenti associativi?
6) La rete territoriale: come potenziare i rapporti con gli altri attori del territorio per mantenere rilevanti le azioni del Comitato?
Approfondimenti, discussione e proposte intorno alle seguenti domande:
- Come può il Comitato rafforzare il proprio posizionamento sul territorio?
- Quali sono gli attori privilegiati per le interlocuzioni?
- E quali i servizi o le attività in cui collaborare a più mani? Come instaurare rapporti esterni proficui mantenendo la propria identità?
- Come facilitare l’attività di coprogettazione?
7) L’integrazione delle funzioni all’interno dei Comitati: se e come facilitare l’azione integrata dei Volontari?
Approfondimenti, discussione e proposte intorno alle seguenti domande:
- Il modello di governance dei Comitati (Consiglio Direttivo e delegati tecnici) restituisce un’azione unitaria del Comitato stesso?
- Quali sono gli aspetti positivi e quelli invece da migliorare?
- Come facilitare eventualmente una maggiore integrazione?
- E come facilitare la partecipazione dei Volontari, compresi i Giovani CRI, alle attività?
LA RETE ASSOCIATIVA
8) I livelli organizzativi dell’Associazione: come assicurare che ognuno eserciti efficacemente il suo ruolo?
Approfondimenti, discussione e proposte intorno alle seguenti domande:
- Ad oggi, i Comitati Regionali e il Comitato Nazionale stanno effettivamente svolgendo il proprio ruolo?
- Il Comitato Regionale esercita il coordinamento e il controllo sui Comitati della regione di riferimento? Se e come potrebbe essere migliorato sia il ruolo sia il rapporto con i Comitati?
- Quali altri compiti il Comitato regionale svolge o può svolgere?
- Il Comitato Nazionale svolge le funzioni di indirizzo? Se e come potrebbe essere migliorato sia il suo ruolo sia i rapporti con i Comitati Regionali e territoriali
9) Il Comitato Nazionale come rete associativa: quali gli obblighi e gli strumenti di controllo in accordo con la normativa del Terzo settore? E quali le opportunità dal Codice del Terzo Settore
Approfondimenti, discussione e proposte intorno alle seguenti domande:
- Al netto degli obblighi di legge, in che modo è possibile efficientare il controllo rendendo esso una forma di supporto costruttivo e vantaggioso per il volontariato sul territorio (piuttosto che un aggravio)?
- Quali sono le responsabilità in capo ai Comitati ed agli organismi di controllo interni ed esterni?
- In questo quadro, quale può essere il ruolo più opportuno e funzionale dei Comitati Regionali, vista la loro prossimità territoriale?
- Al netto di tutto quello che già c’era, quali sono le prospettive di medio e lungo periodo destinate a profilarsi? Tante le opportunità ancora da cogliere, soprattutto nel segno della promozione delle attività di controllo rimesse alle reti associative che, con il decreto di prossima adozione del Ministero del lavoro previsto dall’art. 97, rappresenterà il perno della riforma. Tante inoltre le novità da sfruttare, alla luce della piena attuazione del Registro unico nazionale del terzo settore (RUNTS).
10) L’inquadramento civilistico e fiscale: facciamo il punto delle regole applicabili all’Associazione e ai suoi Comitati
Approfondimenti, discussione e proposte intorno alle seguenti domande:
- Che conseguenze ha lo stato di incertezza dell’impianto fiscale applicabile all’Associazione e ai suoi Comitati?
- Quali sono le prospettive di medio periodo?